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Hai mai provato quel fastidio sottile nel vedere i mercati salire vertiginosamente… proprio quando hai deciso di “restare alla finestra”?
Questa mattina, ad esempio, i principali indici azionari hanno aperto con un sorprendente +3,22%. Ma quante volte accadono giornate così? E soprattutto, quanto può costare non essere investiti proprio in questi momenti?
Quando i mercati volano, come oggi, la tentazione di rincorrerli è forte. Ma il vero vantaggio è esserci prima.
Diversi studi mostrano chiaramente che i giorni migliori del mercato sono pochi ma decisivi per il rendimento a lungo termine.
📊 Secondo uno studio di J.P. Morgan Asset Management (Guide to the Markets – 2023 edition):
"Se un investitore avesse investito 10.000 dollari nell’S&P 500 dal 2003 al 2022 ma avesse perso solo i 10 migliori giorni di mercato, il rendimento sarebbe stato più che dimezzato."
Investito sempre: $10.000 ➝ $64.844
Esclusi i 10 migliori giorni: ➝ $29.708
Esclusi i 30 migliori giorni: ➝ $14.703
👉 Fonte ufficiale: J.P. Morgan – Guide to the Markets, Slide 63
📌 Uno studio simile di Hartford Funds su oltre 60 anni di dati (1960–2022) arriva a una conclusione ancora più netta:
"Il 50% dei migliori giorni di mercato avviene nei 2 settimane successive ai peggiori 10 giorni."
👉 Fonte: Hartford Funds – Missing the Best Days
💡 In sintesi:
Le giornate con forti rialzi sono rare e imprevedibili
Si concentrano in brevi periodi dopo forti ribassi
Chi cerca di “fare market timing” rischia di tagliarsi fuori proprio quando serve esserci
🎯 Il punto è semplice: il tempo nel mercato è più importante del tempismo.
Investire con costanza e metodo batte quasi sempre l’emotività del “esco e rientro quando è il momento giusto” (spoiler: quel momento non lo conosce nessuno).
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